Alabama – “Il buio oltre la siepe” (Harper Lee)

Atticus aveva detto che non si conosce mai a fondo un uomo finché non ci si mette nei suoi panni. Salire sul portico dei Radley mi era bastato.
Le luci della strada apparivano vaporose per la pioggia sottile, che ora cominciava a cadere. Avviandomi verso casa mi sentii vecchissima, ma quando mi guardai la punta del naso vidi delle belle perline di bruma, solo che strabuzzare gli occhi mi diede le vertigini, e così dovetti smettere.
Avviandomi verso casa, pensai che sarebbe stata una cosa formidabile da raccontare a Jem l’indomani. Sarebbe stato talmente arrabbiato per averla perduta da non rivolgermi la parola per giorni e giorni. Avviandomi verso casa, pensai che Jem e io saremmo diventati grandi ma che non c’era rimasto gran che da imparare, salvo l’algebra, forse.

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