Caramella fa rima con coccinella

Ho scoperto una cosa sconvolgente ma prima di spiegarla, devo fare delle premesse.

Premessa nr. 1
Sono ghiotta di Pastiglie Leone. Ce le avete presente? Sono caramelline di zucchero (presumo) contenute in una scatolina meravigliosa dal design rétro. Mi piacciono. Tanto. Ogni volta che torno in Italia, ne faccio scorta. (anzi, per dire la verità è la Susy -mia zia- che mi rifornisce)
Premessa nr.2
Sono vegana, ricordate? Questo significa che non posso mangiare nulla di animale/derivato dagli animali. Ma le caramelle…sono escluse da questa lista.

O no?

Beh, veniamo al punto. Un paio di giorni fa, mi accingevo ad aprire la preziosa confezioncina lilla gelosamente conservata dalle vacanze di Natale: pastiglie Leone al gusto di fiori d’arancio. Che meraviglia!
Improvvisamente, mi chiedo: “Chissà cosa ci mettono dentro per dare loro quel gusto delicato e paradisiaco. Ma soprattutto, chi si immaginava che i fiori d’arancio sapessero di qualcosa?”.
Con la mente contorta dal dubbio, inizio a leggere la lista degli ingredienti. Dolcificante blabla, colorante blabla, estratto di blabla…CARMINIO DI COCCINIGLIA.

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Carminio di cocciniglia. Uhm.
Beh -mi dico- è un colore no? Come il blu di Prussia, il rosa cipria o l’azzurro carta da zucchero. Non sono mica definizioni letterali. Eh.

Per il carminio di cocciniglia, purtroppo, non è così.
Questo colorante naturale che identifica il colore rosso acceso tipico delle ali delle nostre amiche coccinelle, non si accontenta di rubare un nome.

Quindi, in poche parole, dentro alle mie amate pasticche Leone, c’è succo di coccinelle spappolate?

A questo punto è doverosa una terza premessa:
Io amo gli animali, li amo e li rispetto tutti, ma soffro di un terrore inconsulto per alcuni insetti: i ragni, le cimici (per un tremendo trauma infantile) e quelli che volano.
Tutti praticamente, tranne le formiche, le mosche e i vermi, perché tanto sono lenti e non mi possono fare niente.
Quello che mi terrorizza di ragni, cimici, farfalle e insetti volanti in genere è la loro imprevedibilità.
Se c’è un ragno in casa, io scappo e urlo dalla porta “Io vado, fai quello che vuoi, chiudi la porta quando decidi di andartene. Ma non farmi del male”.
Lo rispetto, riconosco la sua indiscussa superiorità, gli lascio il campo libero, non lo disturbo, non lo tocco. Semplicemente scappo oppure chiamo qualcuno e veglio severa sulla cattura e liberazione: “Prendilo ma non ferirlo, pensa ai ragnetti che aspettano la mamma a casa e non farmi piangere perché ogni volta che rileggo “X agosto” mi rotolo per terra dalla disperazione”.

Per quanto riguarda le farfalle, beh, il discorso è ancora più semplice: le farfalle sono belle, bellissime. Ma svolazzano e sbattono di qua e di là.
Inoltre, questi simpatici vermicelli pieni di colori e fantasia, hanno un’altra spaventosa caratteristica: LA POLVERINA SULLE ALI.
Sto parlando della polverina magica che le fa volare. Ora, che cosa succede quando la farfalla vi urta e vi lascia addosso la polverina? Iniziate a volare anche voi?
Purtroppo no. La farfalla smette di volare e muore. Non è terribile?
Forse questa è una leggenda, qualcosa che mi porto dietro da quando ero piccola (come quella cosa che se ci sono le nuvole e si soffia verso il sole, le nuvole vanno via)…non lo so. Fatto sta che anche le farfalle mi terrorizzano.

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E le coccinelle? Le adoro. Sono belle e simpatiche, lascio addirittura che camminino sulla mia mano.
Perché allora le ho incluse nella lista della paura? Semplice. Avete presente quando la coccinella che sta esplorando il dorso della vostra mano, si ferma improvvisamente, SI APRE, si smonta come un robottino transformer, tira fuori le ali e spicca il volo?

Bene.
Quel momento mi terrorizza. Ho paura perché cambia faccia e diventa minacciosa e soprattutto inizia a volare, causando quell’imprevedibilità tanto temuta.

Questa terza premessa serviva a farvi capire che la presenza di carminio di cocciniglia -di spremuta di coccinella- nella mie amate pasticche Leone, NON VA BENE.
Non va bene perché io non mangio gli animali e non voglio iniziare ora.
Non va bene perché, tra le altre cose…CHE SCHIFO.

Davvero? Siamo disposti a mangiarci ali spiaccicate di insetti come se niente fosse? Cosa siamo? All’Isola dei Famosi e dobbiamo fare le prove di coraggio?

IO DICO NO. E rivolgo un appello alla fabbrica Leone.

Se il vostro colorante è davvero naturale e viene risucchiato dall’anima delle coccinelle, cambiate.
Le vostre caramelle sono buone anche bianche.

PS: so che non sto scoprendo l’America, che probabilmente voi tutti sapevate del carminio di cocciniglia da molto tempo. E perché non me l’avete detto? Abbiate pazienza, ma io ho scoperto solo ieri anche che c’è gente che paga per farsi scrivere la tesi e sono scioccata. Apparentemente sono molto ingenua.