Carrer dels Escudellers Blancs

C’è l’ometto del gas, che urla “Butanooooo!!!” e cammina, trascinando il suo carretto pieno di bombole.

C’è un orologio a cucù che canta ogni ora.

C’è un altro ometto, che chiama “Carlos!” dalla strada. Invano. Carlos non risponde mai. E lui continua.

C’è un gatto che miagola scongiurando qualcuno.

C’è l’appartamento di fronte, lussuoso e vuoto, con la sua domestica silenziosa.

C’è un bambino che corre su una motoretta.

C’è il vicino che riempie l’aria con la Callas e Nancy Sinatra.

Ci sono dei signori fermi agli angoli che mormorano qualcosa e poi litigano tra loro, in una lingua sconosciuta.

C’è un barbone, che parla con due voci e non dice cose carine.

C’è il tipo del deli che lavora alla cieca perchè guarda sempre youtube e se la ride.

C’è la menta sul mio balcone che langue.

C’è il nostro amico Jürgen che anima le serate.

C’è la strada che viene lavata e sa di pesce.

Ci sono gli uccellini, che non sono uccellini ma gabbiani.

Ci sono i turisti. Anzi non ci sono perchè per questa via non si avventurano.