Il bisnonno Subacqueo

Eccoli qui i miei buoni propositi per il 2012, formulati con gli altri ragazzi di Nuok. (per vederli tutti, ecco la galleria)

Vi state chiedendo se sono stata brava? Ehm…diciamo che ci sto provando seriamente. Non è facile studiare il tedesco di per sé, ed è ancora peggio se il tuo lavoro ti richiede di parlare in italiano, inglese e francese. Un casino che non potete capire.

Ma passiamo all’altro proposito.
Se “imparare il tedesco” mi era sembrato non irrealizzabile, indagare sul bisnonno…beh…era praticamente fantascienza.

Sono distratta, è vero, inizio tanti progetti e ne concretizzo pochi, è vero, mi appassiono e “disappassiono” facilmente, è vero…ma quando si tratta di fare ricerche, di studiare foto e vecchi documenti, di andare a rompere le palle negli uffici comunali (e di rompere le palle in generale) e nelle biblioteche e di ricostruire storie dimenticate…BEH, a quel punto non ce n’è proprio per nessuno.

Diciamo che l’ultima volta che mi è successo…ci ho scritto un libro.

È il caso di seguire la frenesia anche questa volta.

Che cosa so di questo bisnonno? Poco, per ora.
Era un cantante lirico, di lui possiedo qualche foto e un certificato di un -secondo- matrimonio contratto a Berlino, in probabile condizione di bigamia con la prima moglie. Ho un indirizzo che corrisponde a una vecchia casa a Ovest dove nessuno si ricorda di lui, qualche foto e una manciata di informazioni contraddittorie.

Ma non temete. Grazie all’insostituibile aiuto di mio papà che ha ricevuto dalla sottoscritta una delega a rompere le palle in Italia, e al fatto che io personalmente mi sto occupando di rompere le palle a destra e a manca a Bürgeramt, consolati e cimiteri…presto non ci saranno più misteri (e imparerò probabilmente il tedesco).

Il bisnonno Marino, detto Subacqueo, sta per avere indietro la sua storia.
Per il momento, lasciamolo lì -a destra- con il suo amico tenore, durante una festa al Consolato d’Italia di Berlino nel giugno del 1961. (Belle le scarpe, vero?)