Il mio 2011 in libri

Da giorni, in qualsiasi blog imperversano classifiche di tutti i tipi: i migliori album musicali del 2011, le foto più significative dell’anno appena trascorso, le canzoni del cuore…potevo forse esimermi? Io, proprio io che sono sempre sul pezzo?

Direi di no. 
Escluse le top ten musicali  (ascolto musica ma non mi ritengo abbastanza esperta da stilare una classifica rigorosa), esclusi i momenti topici/salienti/emozionanti del 2011 non perché non ce ne siano stati, ma semplicemente perché in queste cose non sono assolutamente oggettiva e finirei per dilungarmi, esclusi i fashion top trend perché mi vesto come voglio e non mi interessa particolarmente…che cosa rimane?
Che domande. LIBRI.

Ecco a voi una lista, non in ordine cronologico, non in ordine di gradimento, non in ordine alfabetico.
Una semplice lista di libri che ho letto ultimamente (alcuni credo addirittura nel 2010).
Perché proprio questi?
Ma come?
Ormai dovreste averlo capito che io consiglio i libri SOLO SE quando arrivo all’ultima lettera dell’ultima parola dell’ultima facciata, nel momento in cui la storia la sento così mia che sembra di sentir le pagine respirare…piango sconsolata, in qualsiasi luogo mi stia trovando. Piango di felicità perché ho vissuto una bella esperienza, e di dispiacere perché si è appena conclusa.

Quindi, ecco i libri che mi hanno fatto piangere. Per ognuno, dirò semplicemente e brevemente perché mi è piaciuto tanto da meritare un posto in questa circolo ristretto.

Venuto al mondo, Margaret Mazzantini
Un libro meraviglioso , doloroso e intenso. Ancora mi viene il pugno di sabbia in gola se ci penso.

Avevo vent’anni, Enrico Franceschini
Racconti appassionati di giovani -non più giovani- del collettivo di giurisprudenza di Bologna nel 1977. Le storie di Franceschini mi spingono a guardare sempre più in là di dove mi trovo ora. Adoro Franceschini, l’ho anche intervistato!

La nera, Carlo Lucarelli e Massimo Picozzi
Un libro fotografico sui delitti italiani dal 1946 ad oggi. La cronaca nera è la mia passione e in questo libro ci sono immagini inedite e spaventose.

New York è una finestra senza tende, Paolo Cognetti 
Ho letto questo libro, ho intervistato l’autore, ho deciso che dovevo andare a New York, ci sono atterrata, sono rimasta lì per due settimane e adesso voglio andare a viverci. Per sempre se possibile.

Il cimitero di Praga, Umberto Eco
“Il nome della rosa” è forse il mio libro preferito di tutti i tempi. Parigi è una delle città che ho vissuto e amato. Questa storia non poteva che catturarmi.

Se niente importa, Jonathan Safran Foer
Ne ho parlato l’altro ieri. Non serve aggiungere altro.


Scintille, Gad Lerner
Ho intervistato anche lui. Che uomo. La mia macchia sull’onore -ma non ditelo a nessuno- è di essere riuscita a condurre un’intervista appassionante, senza aver letto il suo libro. Alla fine mi ha chiesto “Le è piaciuto?”. Ho risposto positivamente, ma tornata a casa mi sono sentita così in colpa, che l’ho letto d’un fiato. Trovandolo incredibilmente ruvido ed emozionante.

Memorie di una ragazza perbene. Simone De Beauvoir
All’inizio ero un po’ frenata perché le memorie di Simone mi sembravano un po’ noiose. Poi ho continuato a conoscerla e mi ha profondamente sorpreso.

 

…sono dieci? Boh. Comunque ne arriveranno altri.

Auguro a tutti un 2012 pieno di libri!