Ho un Kindle e non mi basta mai

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Ho rimandato questo articolo per tanto tempo. 
Mi pareva impossibile, infatti, essere così entusiasta per qualcosa -che meno di un anno fa- mi lasciava totalmente indifferente e volevo capire se la mia euforia fosse -come spesso mi capita- passeggera.
E invece, eccomi qui: io, la cultrice appassionata della carta stampata, io che provavo orrore al solo pensiero di trasformare in -brrr- digitale i miei libri profumati, io che snobbavo il Kindle perché lo ritenevo uno strumento asettico da ingegneri sul quale, al massimo, avrei potuto leggere qualcosa di tecnico e freddo (tipo le istruzioni del cellulare)…mi sono dovuta ricredere.
Da sempre, sono ferma sostenitrice di questa massima illuminante letta su un Dylan Dog di tanti anni fa: “Solo gli stupidi non cambiano idea”.
Infatti, io che sono un essere di elevata cultura e spropositata intelligenza (e incontrollabile modestia), sono qui a dirvelo e soprattutto a cospargermi il capo di cenere per essere stata tanto inetta fino a poco tempo fa.

La verità è che il Kindle mi ha cambiato la vita.

Leggo tanto, leggo sempre e leggo velocemente.
Questo, per chi non vive in Italia, non ha a disposizione moltissime librerie italiane (e comunque non vuole spendere 28€ a volume solo perché importato) e soprattutto non vuole dare a Amazon 14€ di spese di spedizione per l’estero, è un bel problema.
Che fare?
Centellinare i pochi libri in mio possesso? Ma ti pare? NO.
Approfittare dei brevi soggiorni in Italia per caricarsi sulle spalle 12 chili di carta? Con le limitazioni di Easyjet? Dura.
Aprire in Germania una propria libreria o biblioteca di libri esclusivamente in italiano e inglese? Bella idea, non proprio a breve termine ecco.

La risposta è arrivata a Natale, sotto forma di regalo da parte di Sant’Alessio, convinto utilizzatore di Kindle fin da tempi non sospetti e profondo conoscitore degli “sbalzi di opinione” della sottoscritta.

Senza saperlo, Alessio ha creato un piccolo mostro avido e insaziabile.
Voglio (sì, VOGLIO, perché qui siamo in un posto migliore di uno squallido giardino di un Re) un libro? TAK, due minuti ed è lì. Pronto.
Gli ebook sono meno costosi, sono facili da trovare e soprattutto arrivano nel momento in cui li vuoi leggere.
Inoltre, posso evitare l’odioso imbarazzo che segue un “Mi presti quel libro?”. (sì, te lo presto, ma ti do una settimana e poi me lo vengo a riprendere e prega di non averlo rovinato, altrimenti avrai dei problemi)

Risultato di questa evoluzione: conosco TUTTE le promozioni per ebook in corso, compro come una pazza e spendo pochissimo! (e ho il Kindle pieno perché non riesco ad aspettare di aver finito un libro prima di comprarne un altro)

No. Non sto dicendo che preferisco i libri digitali a quelli veri. Io preferisco i libri di carta perché sono belli e perché sono VIVI, e mai rinuncerò al piacere di possederne. 

Questa però è necessità, ragazzi.

Dimenticavo: sui siti delle case editrici, alcuni libri si trovano anche GRATIS.

Un minuto di raccoglimento perché ogni volta che lo dico, non trattengo l’emozione.