La mia sfida autunnale: disconnessione

Ho appena letto il risultato della “sfida autunnale” di Joanna Goddard, l’autrice di un blog (A cup of Jo) che vi consiglio caldamente di leggere.

Di che cosa stiamo parlando? Joanna, per una settimana, ha spento la televisione.
Niente di che, direte voi. E invece, se andate a leggere il meraviglioso articolo di resoconto dove elenca tutte le sue attività “sostitutive”, capirete che invece è una sfida abbastanza impegnativa.

Io la televisione non ce l’ho però –purtroppoperfortuna– come milioni di persone intorno a me, ho un cellulare collegato a internet.
Questo significa che sono sempre connessa. Sempre.

Per otto ore al giorno, io lavoro davanti al computer e sono connessa. Appena esco dall’ufficio, accendo internet sul cellulare. In tram, almeno, leggo un libro ma ogni tanto -lo ammetto- do una controllatina per vedere se ci sono novità.
A casa, spesso controllo il cellulare anche mentre cucino e soprattutto prima di andare a letto. E sì, la prima cosa che faccio da sveglia, quando ancora sono a letto, è controllare il cellulare.

Non sono una persona così importante, non ricevo ottomila mail di lavoro, non sono un medico, non salvo le vite, non è necessario che io sia reperibile.

Qualche volta mi è capitato di rimanere disconnessa per un paio di giorni e non è successo niente di grave.

Non è che voglio raccontarvi gli affari miei, solo che quando ho smesso di fumare ho imparato che prima bisogna ammettere il proprio problema, e poi iniziare la “cura”.

Quindi io lo ammetto: sono sempre “attaccata” a internet. Non ho neanche più Facebook, eppure sono sempre e comunque attaccata al cellulare -o al computer- e guardo non so neanche io cosa.

Bene, se Joanna è riuscita a vincere la sua sfida (spegnere la televisione per una settimana), ci provo anch’io.
Ovviamente con una sfida diversa, perché la televisione non ce l’ho.

Non posso “disconnettermi”  dal mondo (e neanche voglio onestamente), ma otto ore di computer al giorno sono abbastanza per aggiornarmi e sapere quello che succede.

Io spengo il cellulare.
No, non letteralmente.
Ho già disattivato tutte le notifiche dei social network quindi non verrò avvisata a meno di non entrare nell’applicazione. E io non lo farò.
Il computer di sera è vietato.

In poche parole, appena uscirò da questo ufficio, il mondo potrà comunicare con me solo attraverso un messaggio, una telefonata…o una mail (eh vabè, non è che siamo nel Medioevo adesso) alla quale però -a meno di casi di eccezionale urgenza- risponderò solo la mattina successiva.

La sfida comincia: vediamo come va stasera.

E noi ci vediamo domani mattina.


PS: l’immagine qui sopra apparteneva ad una campagna per la donazione di libri per alla New York Library. Non c’entra niente, ma non è bellissima??