30 anni il 30 giugno

C’è stato un momento, quando ero bambina, in cui ho invidiato tantissimo mia sorella Martina e mio cugino Michele.
Perché? Semplice: essendo nati rispettivamente il 12 gennaio e l’8 ottobre, entrambi avevano potuto festeggiare i loro compleanni nel giorno corrispondente alla loro età. Mi spiego: a un certo punto, la Martina ha compiuto 12 anni il 12 gennaio, e Michele ha compiuto 8 anni l’8 ottobre.
“Tu dovrai aspettare un bel po'” mi dicevano e io mi arrabbiavo perché ero certa che a 30 anni sarei stata vecchissima e nessuno si sarebbe mai ricordato di questo gioco.

E invece, eccoci qua. Forse la Martina e Michele non se ne ricordano, ma questa volta tocca a me: 30 anni il 30 giugno.


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1984: un vestitino azzurro (che mi aveva regalato il nonno Angelo) e le mani dentro la torta
1985: era già cominciata l’era dei codini
1986: da piccola ero timida e di questo non ci sono testimonianze. Probabilmente mi ero nascosta da qualche parte.
1987: festa all’asilo. Odiavo andare all’asilo e ricordo chiaramente di aver sputato sulla torta.
1988: la mia prima (e unica) festa a sorpresa: in vacanza con mia mamma a Montecarlo (o Monte Carlo?), mio papà inviò un fax all’albergo da recapitarmi in camera per farmi gli auguri…e l’albergo pensò bene di organizzare un festone nella sala ristorante! Bei momenti (anche per una bambina timida come me) malgrado nella foto ci sia una vecchia signora inquietante.
1989: mio papà voleva scattarmi una foto (con la mitica Polaroid) mentre soffiavo sulle candeline. Si era deciso che doveva darmi il “via”. La nonna Leda, in quel momento, era davanti all’inquadratura. “VIA!” le ha detto. E io ho soffiato a vuoto.
1990: grande festa con i compagni di classe. Distruzione taverna.
1991: bello compiere gli anni d’estate. Caccia al tesoro, nascondino e gavettoni!
1992: primo (di una lunga serie) compleanno imbarazzante festeggiato alla Proposta Estate sul palcoscenico davanti a tutti.
1993: ricordo di essermi addormentata sotto a un tavolo e di aver sbavato sul pavimento. No, non ero ubriaca, avevo dieci anni!
1994: compleanno tutto al femminile. A una certa età si usa così.

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1995: altro compleanno al femminile con bellissimo regalo (zainetto argentato che vorrei aver conservato)
1996: l’antisportiva aveva montato una rete per giocare a pallavolo. E poi, naturalmente, si era stufata ancora prima di cominciare.
1997: ultimo (fortunatamente) compleanno imbarazzante festeggiato alla Proposta Estate sul palcoscenico davanti a tutti
1998: mojiti in un bar molto squallido. (per chi conosce San Donà, il “Bombaso”…che forse non esiste più)
1999: Al ginnasio: compagna di classe quattordicenne vestita in modo totalmente inappropriato. (vestito lungo rosso).
2000: grande festa a casa, genitori assenti. Fermiamoci qui e ringraziamo tutti insieme la Martina (mia sorella).
2001: maggiorenne! Festa all’aperto con tempesta tropicale.
2002: compleanno durante la maturità. Stavo studiando “Edipo re” quando Riki e la Skizzo (che avevano già fatto l’orale) sono arrivati a casa mia con i fiori e il gelato. Poi, dopo il mio orale un paio di giorni dopo, siamo andati alla “Luna Nuova” a festeggiare con tramezzini e spritz.
2003: festa in giardino. Grande eccitazione per le torce antizanzare.
2004: avevo una maglietta con scritto “The happiest girl in the world” e usavo le Havaianas come calzature normali. Periodi.

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2005: esame di Diritto Internazionale (30) sostenuto il giorno precedente. What else?
2006: grande eccitazione per una partenza imminente. Due mesi da sola a Parigi. Grosso cambio di prospettive (in meglio)
2007: indossavo il vestito più bello del mondo!
2008: una settimana prima della laurea e tanta eccitazione per un’altra partenza. Parigi di nuovo ma questa volta con Alessio e senza nessuna idea per il ritorno.
2009: e invece…in treno valicando le Alpi: ho salutato Parigi all’alba e non l’ho ancora rivista (ma sapevo che mi sarei trasferita a Barcellona)
2010: ugh, compleanno buio. San Donà, dopo Parigi e dopo 6 mesi a Barcellona. Non ero decisamente soddisfatta.
2011: a Berlino, in un bar ungherese.
2012: Amburgo. Ve l’ho detto che è una città bellissima?

E per concludere questa carrellata (che, lo so, diverte più me che voi), un prezioso documento ritrovato, cito i miei genitori, “in una scatola di latta assieme ad alcune foto di noi da giovani”: l’estratto dell’archivio parrocchiale dove non solo c’è il mio nome, ma quello di molti altri miei amici d’infanzia (anche quello della mia compagna di classe vestita in modo inappropriato)! Vediamo chi si trova!

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